Web marketing culturale: perché promuovere la cultura online.
- On 11 Luglio 2017
- cultura
Il digitale è la via maestra per valorizzare l'enorme patrimonio culturale e artistico
Il 2016 è stato un anno da record per i musei e monumenti italiani che hanno registrato 44,5 milioni di visitatori e incassi per oltre 172 milioni di euro, con un incremento rispettivamente del 4% e del 12% rispetto al 2015. Nonostante i tagli al budget imposti dai vari governi, il settore cresce. Ma è necessario innovare e investire nella comunicazione attraverso gli strumenti del web marketing culturale.
Con la cultura si mangia, quindi, al contrario di quanto diceva un ex Ministro. Con i musei e i monumenti, la cultura vale in Italia il 5,8% del Pil. Il nostro Paese è un museo a cielo aperto e ha un patrimonio artistico culturale da record: 5 mila tra musei, monumenti e aree archeologiche, con 49 siti Unesco.
Web marketing culturale: gli strumenti digitali utili.
Ma nonostante questo trend di crescita, la nota dolente è che nessun museo italiano compare nella classifica dei primi 10 visitati al mondo. Occorre perciò pensare ad un modo nuovo di comunicare questo immenso patrimonio artistico ed il web marketing culturale offre gli strumenti digitali più efficaci:
- Creazione di un sito web responsive, ottimizzato per il mobile e multilingue;
- Presenza sui social network ;
- Digital storytelling;
- Blog;
- Scheda Google My Business;
- Local search marketing.
Dall’analisi effettuata dall’Osservatorio Innovazione Digitale dei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano, risulta che il 57% dei musei italiani possiede il sito web. Il 52% ha un account sui social, Facebook con il 51% è al primo posto, segue Twitter con il 31% e Instagram con il 15%.
Il Ministero dei Beni Culturali nel corso del 2016, per incentivare le visite ai musei, ha promosso una campagna di comunicazione istituzionale denominata: “L’arte ti somiglia”. La campagna è stata veicolata anche nella Tv, ma è nei social media, con l’hastag #lartetisomiglia, che ha avuto un grande successo, soprattutto su Instagram.
I numeri in Sardegna:
Anche la Sardegna registra un aumento delle presenze nei musei e siti archeologici. La nostra isola nel 2016 si colloca all’undicesimo posto nella classifica nazionale.
Al primo posto risulta il complesso archeologico di Cabras che, con il sito di Tharros e il museo dei giganti di Mont’e Prama, è stato il più visitato nel 2016 con oltre 100 mila visitatori. Al secondo posto troviamo l’area archeologica “Su Nuraxi” a Barumini con circa 80 mila visitatori, al terzo le rovine di Nora con 68 mila visite.
Anche nella nostra isola, i musei e i siti archeologici, presentano un potenziale di attrattività non ancora valorizzato. Per intercettare il flusso di turisti e croceristi, bisogna attivare ed implementare la strategia di marketing digitale.
Un uso intelligente del web marketing culturale e territoriale è stato fatto dal Comune di Cabras. Con la fantastica storia dei Giganti di Mont’e Prama e l’apertura del museo, ha registrato nel suo territorio un notevole incremento di turisti. In un compendio ricco di splendide spiagge, come Is Arutas, e che presenta delle eccellenze nei prodotti enogastronomici come la bottarga e i vini.
Le sinergie tra web marketing culturale, territoriale, turistico ed enogastronomico, sono importanti e fondamentali anche per contribuire ad allungare la stagione turistica e bilanciare le presenze estive.
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