Vanity Metrics: quanto peso dai ai numeri del web?
- On 15 Febbraio 2018
- business, marketing
Cosa sono le Vanity Metrics e perché gli diamo tanta importanza?
Iniziamo dalla prima domanda: cosa si intende con il termine vanity metrics.
Non so se conosci questa espressione, ma se hai un sito web, un blog o delle pagine social, capirai al volo!
Le vanity metrics non sono altro che le visualizzazioni, le sessioni, le visite al sito, i like, i commenti, le condivisioni, i retweet, o re-pin, che tanto speri di ottenere quando condividi un articolo, una foto o un video sui canali digitali.
Sono delle metriche ed in quanto tali misurano il grado di interesse dei nostri utenti ed i contenuti più apprezzati!
Dopo tanto lavoro – perché produrre un buon contenuto online è veramente un lavoro! – ottenere molti like o tante condivisioni, ci dice che forse stiamo percorrendo la strada giusta e – perchè no? – migliora anche la nostra autostima!
In effetti, però, il termine vanity metrics, usato da molti marketers, fa capire che certe metriche, forse, non sono poi così tanto importanti. Magari anzi sono sopravvalutate, proprio perché aumentano il nostro ego!
Eppure i numeri sono importanti e meritano attenzione!
Quando posto una foto su Instagram o su Facebook, lo faccio per ricevere like, condivisioni, commenti! E anche quando scrivo sul blog o condivido un nuovo post sul sito, non lo faccio pe me stesso, ma per essere letto da qualcuno o per vendere un prodotto se ho un e-commerce!
Perché quindi tutte queste metriche dovrebbero essere poco rilevanti?
In termini di business, quanto peso hanno le vanity metrics?
Eccoci arrivati al punto dolente, alla domanda che dobbiamo farci.
In ambito business, che valore hanno queste metriche?
Se vendo prodotti e/o servizi, il fine della mia attività di marketing è ovvimente vendere, aumentare i contatti e trasformali in nuovi clienti!
Che senso ha, invece, avere molti follower, condivisioni, mi piace, se poi alla fine, stringi stringi, non riesco a monetizzare?
Un profilo social di successo non è necessariamente quello da 1 milione di like o 50 retweet al giorno! Queste metriche possono anche essere comprate! E’ una pratica sconsigliata, ma molto utilizzata!
Stesso discorso vale per un sito web: se ci sono tante visite, ma poi il carrello resta vuoto, a cosa serve tutto questo traffico?
Capisci ora perché si parla di vanity metrics?
Non sarà che diamo troppa importanza alla quantità? Che fine fa la qualità delle interazioni?
Ma allora i retweet, le condivisioni, le visite non servono a nulla!
Non è proprio così e non è questo il senso del discorso che vorrei farti!
Tutte le metriche di cui stiamo parlando, hanno la loro rilevanza: il problema è che forse non sappiamo scegliere e ci accontentiamo di alcuni dati in particolare, rischiando di perdere di vista i nostri veri obiettivi di business!
Al di là di tutto, le cosidette vanity metrics non sono totalmente inutili, perché:
- fanno capire che ci sono persone interessate al tuo lavoro: hai quindi la tua audience!
Tra queste persone, non tutte sono realmente interessate. Questo si capisce bene gestendo pagine social aziendali: molti utenti ci danno like e diventano nostri follower, ma solo per un pò di tempo, per ottenere qualcosa in cambio! Aumentano i nostri numeri, che però non ci portano molto lontano. - se ottieni più condivisioni, più like, più visite, riuscirai a far lavorare a tuo favore l’algoritmo dei social network o dei motori di ricerca. Risultato: avrai più visibilità online!
Tutto questo, quindi, ha innegabilmente un valore, ma non può essere lo scopo ultimo di tutta la tua attività di marketing! Deve essere, semmai, parte integrante di una strategia ben più articolata, che mira ad arrivare molto più in alto!
Pensaci bene: non gestisci certo profili social personali, ma pagine aziendali! Non lavori sul tuo sito sito web o sul tuo blog per passare il tempo, ma per guadagnare!
Più che di like e commenti, hai bisogno di un altro genere di conversioni: click, nuovi contatti, vendite!
Inizia fissando degli obiettivi chiari da raggiungere
Senza buttare i dati raccolti da tutta la tua attività di marketing, parti fissando degli obiettivi!
Il marketing digitale può fare tantissimo per il tuo lavoro, ma qualsiasi strategia di marketing che si rispetti, deve avere degli obiettivi ben precisi!
Quali sono i tuoi? Sono per esempio:
- fare brand awareness per aumentare la notorietà del tuo marchio?
- realizzare conversioni?
- aprire un canale per migliorare la customer experience?
- creare una community di fan intorno al tuo brand?
- fare lead generation e acquisire nuovi contatti / futuri clienti?
- far sottoscrivere una newsletter?
- far conoscere un evento, che stai organizzando?
Partendo dalla definizione degli obiettivi, sarai in grado di scegliere i canali di comunicazione giusti, perché in linea con la tua audience, che probabilmente andrà definita meglio.
Con una attività di analisi e misurazione dei dati, potrai analizzare tutti i dati raccolti, compresi quelli che abbiamo definito vanity metrics, ma andrai oltre!
Dietro alle visite, alle sessioni, ai click, like, ci sono persone, che compiono azioni e che hanno interessi e bisogni da intercettare.
Analizzare tutte le metriche, ti aiuterà a capire queste necessità, ad attirare le persone e ad agire nel modo giusto, cambiando per esempio, quello che non funziona nel tuo sito, trovando il motivo per cui le persone non acquistano.
Non solo le vanity metrics, ma soprattutto i KPI
Come agire ed indirizzare le proprie azioni di marketing?
Scegliendo tra le tantissime metriche, quelle “meno vanity” e più utili, perché vere e proprie indicatori di performance: i cosidetti KPI!
Metriche e KPI non sono sinonimi, ma per semplicità, li useremo in questo senso, senza addentrarci in definizioni tecniche poco comprensibili.
Nello scegliere i KPI, vai oltre le solite metriche e considera anche altri dati:
- oltre i click, calcola il CTR o click through rate, che corrisponde alla percentuale di click ottenuti.
In quest’ambito bisogna capire perché gli utenti atterrano su una pagina del sito, anche partendo dai social, ma escono subito, senza compiere altre azioni (bounce rate o tasso di rimbalzo). - non accontentarti solo delle condivisioni, ma verifica anche l’amplification rate (la percentuale di condivisioni di un post).
- oltre i like, considera l’applause rate (percentuale di like / preferiti ricevuti da un post e calcolata sul numero totale di follower).
- calcola il Growth rate (percentuale di crescita dei follower).
- monitora il Conversation rate (percentuale di commenti rcevuti da un post).
Come si misurano le diverse metriche?
Si misurano con degli strumenti specifici di digital marketing, che si usano per fare analytics e che servono a fare l’analisi di tutta l’attività svolta.
A seconda della piattaforma digitale utilizzata, cambiano i tools e anche le metriche, che spesso sono molto specifiche.
Tutto il lavoro è finalizzato a raggungere gli obiettivi aziendali, che vanno stabiliti all’inizio, al momento della creazione del piano di marketing.
Come avrai intuito, siamo su un piano molto tecnico, che richiede l’intervento di digital marketers professionali.
Se vuoi andare oltre i soliti traguardi, per realizzare obiettivi concreti di business, non accontentarti di like o condivisioni!
Potrebbero essere anche sufficienti, perché talvolta le cosidette vanity metrics, sono i dati giusti per determinati tipi di business e per i loro obiettivi, in molti altri casi la questione è ben più complessa!
In ogni caso non dimenticare che fare numeri alti, non è necessariamente garazia di successo! Quello che conta non è la quantità, ma la qualità!
Per saperne di più e parlarci delle tue metriche, ti aspettiamo per una consulenza!
Ogni attività e diversa dall’altra, merita un’analisi personalizzata e richiede un piano d’azione diverso!
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