Fare shopping sui social media è più facile con Instagram
- On 27 Settembre 2018
- shop online
Con il social commerce Instagram diventa concorrente di Amazon
Instagram si avvia a diventare un vero e proprio e-commerce e piattaforma principale di shopping sui social media.
La propensione di questo social network all’e-commerce o più esattamente al social commerce, è dimostrato da tempo e ancora di più dalle recenti novità.
Oggi comprare su Instagram è sempre più facile: con l’estensione della funzione “shopping”, gli utenti potranno comprare direttamente dalla sezione “esplora” e dalle “stories“, oltre che dai post organici! Con un semplice click sul prodotto visualizzato su Instagram, l’utente sarà reindirizzato al sito web del produttore e potrà concludere l’acquisto!
Questa novità fa di Instagram un social commerce ancora più focalizzato alle vendite, che si contrappone al colosso per eccellenza dell’e-commerce: Amazon!
Dalla visualizzazione di foto allo shopping online
In principio su Instagram i follower potevano solo guardare le immagini dei brand preferiti, cercare informazioni, fonti di ispirazione, ma non potevano andare oltre.
Che questo scenario sarebbe durato poco e si sarebbe passati alla trasformazione di Instagram in una piattaforma di social commerce, era nell’aria da diverso tempo! Anche Facebook e Pinterest d’altra parte si sono mossi nella stessa direzione, per consentire agli utenti di fare shopping sui social media!
C’è anche da dire che sono tantissime le aziende presenti su Instagram e che sono tantissimi anche gli inserzionisti: ecco spiegato il motivo della scelta! Si sa, l’advertising è la principale fonte di guadagno dei social e per vendere è indispensabile fare pubblicità!
Instagram un semplice strumento di social commerce
La scalata verso il social commerce è iniziata mesi fa con l’aggiunta della funzione “shopping” ai post organici di Instagram. Nelle foto compare un tag sui prodotti a forma di borsetta, che cliccato, mostra il prezzo e porta ad un sito web esterno, perché contiene un link.
Da Giugno la funzione shopping è stata ulteriomente ampliata alle stories ed alla sezione esplora:
- nelle stories, gli utenti che stanno guardando la story di un brand, possono cliccare sugli oggetti e comprarli.
- nella sezione esplora, così come è stata modificata con l’aggiunta dei canali tematici, ci sarà un canale dedicato allo shopping, su cui ogni brand avrà uno spazio a disposizione, per mostrare e vendere i propri prodotti.
Lo shopping sui social media è più conveniente
A differenza di Amazon o Ebay, lo shopping sui social media conviene, perché non c’è nessuna commissione da pagare.
I brand che vendono su Instagram, non pagano una percentuale alla piattaforma social. Pagheranno le eventuali campagne pubblicitarie, qualora dovessero decidere di fare advertising.
Al momento, infatti, lo shopping sui social media non ha costi aggiuntivi: chi compra su Facebook, Instagram o Pinterest, paga una somma pari al costo del prodotto più le spese di spedizione, come avviene in qualsiasi altro sito di e-commerce di proprietà del venditore.
Si avvicina lo scontro tra Instagram e Amazon
Quando si parla di e-commerce, viene naturale pensare subito ad Amazon!
E’ un brand fortissimo, molto efficiente e che fa scuola nel marketing digitale, in particolare nel commercio elettronico.
Sono tante le piccole e medie aziende che hanno un marketplace su Amazon e che pagano una commissione su ogni bene venduto, sicuri del fatto che in cambio hanno tutte le garanzie di marchio come Amazon.
A questo sistema si contrappongono i social come Instagram, che hanno costi ridotti, perché non ci sono percentuali da pagare sulle vendite.
I due sistemi di vendita sono diversi per struttura e caratteristiche. Senza ombra di dubbio, se consideriamo le spese, è più conveniente lo shopping sui social media, piuttosto che gestire un marketplace su Amazon di cui, in fin dei conti, l’imprenditore non è neppure proprietario, perché l’unico proprietario è Amazon!
Si prevedono costi più alti per i markeplace su Amazon
Ti dirò di più: fare shopping sui social sarà più conveniente, perché i costi di un e-commerce su Amazon ben presto lieviteranno ancora di più, andando oltre le commissioni di vendita.
Amazon sta investendo in pubblicità e si appresta a diventare il terzo player insieme a Google e Facebook.
Questo cosa significa in termini pratici? Significa che Amazon si comporterà come Google e spingerà sempre più sulla pubblicità all’interno della sua piattaforma, costringendo i venditori a spendere a fare advertising, per guadagnare una parte di visibilità!
L’unico modo per accapparrarsi le prime posizioni su Amazon, sarà fare sponsorizzazioni! E’ l’unica arma che avranno i venditori che vogliono evitare di essere inghiottiti nel mare di offerte di prodotti simili ai propri su Amazon!
Il sistema pubblicitario di Amazon
Il sistema di advertising Amazon è quello del “pay to play”, in cui chi paga una inserzione, avrà un buon posizionamento dei propri prodotti sul motore di ricerca interno.
Lo dice Amazon stessa, quando spiega il funzionamento del proprio sistema di pubblicità, quando dice che “gli annunci appaiono proprio dove i clienti potranno vederli, come ad esempio nella prima pagina dei risultati di ricerca o nelle pagine di dettaglio del prodotto”.
Questo conferma che solo chi farà pubblicità su Amazon, sarà visto dagli utenti, che cliccheranno più facilmente i link sponsorizzati proposti ed entreranno nel negozio online dell’advertiser grazie al link sponsorizzato messo in evidenza.
Chi invece non farà pubblicità, invece, sarà praticamente invisibile!
Amazon non è alla portata delle piccole e medie imprese
Questa lievitazione dei costi, farà sì che solo le grandi imprese potranno sopportare costi così elevati, mentre le piccole e medie imprese dovranno cercare soluzioni più economiche.
Una soluzione alternativa al marketplace su Amazon o Ebay potrebbe essere la creazione di un sito web di e-commerce di proprietà esclusiva del venditore, da sponsorizzare su Google. In questo caso, essendo il sito proprietario, non ci saranno percentuali sulle vendite da corrispondere.
Un’altra alternativa è lo shopping sui social media e la social advertising, cioè la vendita sui social network e le campagne pubblicitarie, che hanno costi più contenuti ed alla portata delle PMI.
Quest’ultima è un’ottima alternativa, considerati alcuni dati su Instagram:
– gli utenti che seguono le stories ogni giorno sono 400 milioni circa. Tra questi, gli utenti italiani sono almeno 14 milioni;
– 90 milioni sono invece gli utenti che ogni mese cliccano sui prodotti contrassegnati dai tag per avere maggiori informazioni e comprare prodotti.
In conclusione
Fare shopping sui social media diventa sempre più semplice soprattutto dopo le ultime novità di casa Instagram.
Gli utenti hanno diverse opzioni d’acquisto: possono comprare dai post organici, dalle stories e dai canali dedicati allo shopping.
Acquistare su Instagram è anche conveniente, perché la piattaforma non chiede commissioni sulle vendite, a differenza di Amazon, che chiede ai venditori una percentuale su ciascuna vendita.
A breve i costi dei marketplace lieviteranno ancora di più, perchè Amazon costringerà i venditori a fare campagne pubblicitarie per intercettare quei potenziali clienti, che usano il motore di ricerca interno alla piattaforma per cercare prodotti da acquistare.
Questo significa che i marketplace avranno una duplice spesa da pagare ad Amazon: la commissione sul prezzo di ogni singolo prodotto e la pubblicità sulla piattaforma di e-commerce.
Solo le grandi aziende potranno sostenere questi costi, mentre le piccole e medie imprese dovranno cercare delle alternative.
Instagram è il canale di vendita più conveniente per le PMI, che potranno ottimizzare i propri budget, senza rinunciare ad avere visibilità. La nuova funzione “shopping” infatti, è un ottimo strumento, che aiuta a vendere, senza spendere cifre da capogiro!
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