Storytelling aziendale
- On 15 Giugno 2017
- narrazione aziendale, storytelling aziendale
Fare Storytelling aziendale significa creare valore aggiunto per il proprio brand.
Lo storytelling aziendale è un nuovo metodo comunicativo utilizzato ormai da tantissimi brand, piccoli, medi e grandi, che dà la massima possibilità di espressione dell’azienda rispetto al cliente. Anche noi di Digital Target offriamo un servizio di questo tipo, ed è a tutti i brand sardi che ci rivolgiamo. E con tutti ci riferiamo anche a te, piccola media azienda che vuoi ottenere visibilità sul web sia regionale che nazionale e, perché no, anche internazionale.
Vogliamo quindi spiegarvi che questo servizio, appunto lo Storytelling aziendale, non è solo rivolto ai grandi brand che tutti conosciamo. Siamo sempre più convinti che è dal piccolo che si riescono a fare grandi cose.
Ma che cos’è lo Storytelling aziendale?
Prima di tutto occorre spiegare che cos’è lo Storytelling, parola di cui ormai si abusa. E’ quell’arte del raccontare storie che viene spesso impiegata come strategia di comunicazione persuasiva, specialmente in ambito politico, economico ed aziendale.
Lo storytelling aziendale è dunque l’insieme di tutte quelle forme narrative che si incarnano in prodotti cartacei, relazionali, digitali, visivi ecc. e che le persone che vivono un’organizzazione usano per auto-definirsi e definire i valori e i comportamenti della propria impresa. E per fare tutto questo è presente, anche nella nostra web agency, il tecnico della narrazione, ossia uno storyteller che ha come obiettivo quello di narrare. E narrare non è inteso come raccontare una storia romanzata: nello storytelling aziendale il narratore ascolta la tua storia e la racconta in modo empatico ai tuoi clienti o ai tuoi potenziali clienti.
E perché come brand dovrei preferire lo storytelling aziendale all’advertising classico?
Perché il primo racconta, il secondo persuade. E il nostro cervello reagisce molto meglio agli stimoli narrativi che a quelli persuasivi. In parte, perché nel corso degli anni abbiamo sviluppato una certa resistenza nei confronti dei messaggi pubblicitari, ma non solo. L’uomo, da sempre, racconta delle storie. E ha bisogno di farlo per comprendere il mondo dentro e fuori, per interpretare le azioni altrui e spiegare le proprie, per condividere emozioni, idee, volontà, paure e significati. Gli stimoli narrativi (produrre storie e recepire storie) fanno parte di un ancestrale bagaglio culturale, sociale, relazionale.
L’atto di raccontare presuppone la presenza di un ascoltatore; questo vale anche e soprattutto per lo storytelling aziendale. Nella maggior parte dei casi ci si rivolge ai clienti, potenziali o acquisiti. Si cerca quindi di creare engagement attraverso contenuti narrativi che coinvolgano e si cerca di tradurre il coinvolgimento emotivo in scelte d’acquisto. Ma non necessariamente la narrazione aziendale rientra in un’ottica di storyselling (vendere attraverso il racconto). Con lo storytelling ci si può rivolgere anche ad altri attori di un dato mercato di riferimento (fornitori, opinion leader, partner d’affari, ecc.) o alla cerchia del personale dipendente (comunicazione interna).
E con lo storytelling aziendale riesco a ottenere maggiore visibilità sul web?
Certamente. Lo storytelling aziendale non è un mero racconto scritto: è la condivisione social di immagini che riguardano il tuo brand, accompagnate dalle parole giuste (Instagram), è la creazione di contenuti perfetti e con un linguaggio adatto al target della tua azienda (Facebook, LinkedIn, Google+), è il racconto in 140 caratteri di quello che vuoi veramente dire al tuo cliente (Twitter).
Ovviamente è importante che gli strumenti scelti e i contenuti creati siano coerenti con gli obiettivi che l’azienda si pone e con l’immagine aziendale. Si può fare narrazione aziendale attraverso i social network, come abbiamo appena detto, i post di un blog, le pagine di una rivista aziendale, video, fumetti, audio-podcast, libri (cartacei o digitali), fotografie, eccetera.
Come ci si rivolge a una potenziale clientela?
Esistono pubblici che vanno letti, compresi e rispettati. In questa logica l’unico criterio valido è la ricostruzione del racconto di vita dei propri pubblici se si vuole raccontare qualcosa di sensato a loro. Ma qui sorge il problema: devo conoscere il racconto del tuo brand per estenderlo ai clienti. L’ossessione di uno storyteller è quindi lo story-listening cioè l’ascolto delle storie dei diversi brand per poterli raccontare in tutte le declinazioni, per esempio seguendo i diversi codici linguistici di tutti i social o altro, come un racconto lungo o la stesura della sceneggiatura di un video narrativo. Perché lo Storytelling è una scienza che diventa emozione.
Posso descrivere da solo il mio brand?
No, bisogna saper scrivere narrativamente, inoltre occorre saper creare immaginari visivi con tutto quello che questa attività comporta, e infine bisogna avere competenze di design narrativo dei media. Come si può capire un narratore così non esiste in una singola professionalità e non è più nemmeno un narratore, ma un esperto di scienze narrative che applica queste discipline alle diverse funzioni aziendali. Ciò significa che lo storytelling aziendale è un’attività tendenzialmente di gruppo o di team. Perciò è utile affidarsi a una web agency competente.
Lo storytelling aziendale è davvero un’opportunità tra le migliori che potrete trovare sul mercato. I nostri tecnici della narrazione sono a vostra completa disposizione per ascoltarvi e raccontare al meglio il vostro brand. Facendo sì che la vostra competenza, il vostro prodotto di qualità, i vostri interessi diventino empatia. Ciò che il cliente, di questo ne siamo certi, ama.
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